lunedì 26 ottobre 2009

ALIMENTAZIONE: COME E QUANDO?

Le tartarughe sono animali voraci: se non disciplinate, mangerebbero in continuazione. Se in natura l'autoregolamentazione funziona, in cattività sono troppi i fattori che condizionano l'animale portandolo a comportamenti alimentari scorretti. Spetta dunque al proprietario regolare la loro alimentazione. Le porzioni più adatte variano a seconda degli animali: per gli onnivori e i carnivori ci si può regolare in linea massima fornendo loro un quantitativo di cibo pari alle dimensioni della loro testa. Le tartarughe hanno un ciclo digestivo piuttosto lungo, che peraltro aumento con l'età: dunque è bene rispettare un giorno di digiuno ogni tre-cinque, lasso di tempo che può variare a seconda della stagione: minore d'autunno, maggiore d'estate. Nel proporre il cibo meglio comunque rispettare più o meno lo stesso orario e il medesimo luogo. Questo dovrebbe essere all'asciutto, anche in caso di tartarughe dulcacquicole, poichè la maggior parte dei cibi sporca l'acqua; inoltre agli avanzi, che vanno assolutamente rimossi, sono più facilmente eliminabili. Per evitare che le vostre buffe inquiline si cibino solo di ciò che preferiscono, scartando il resto, è bene preparare pastoni o insalate ben miscelati, in cui gli alimenti siano accuratamente sminuzzati così da poter essere separati tra loro. Le fogli d'insalatavanno tagliate a striscioline, mescolate tra loro o con il resto del cibo.
Le verdure devono essere offerte crude, lavate (meglio se lasciate ne bicarbonato per circa 40 min) e asciugate, a temp. ambiente. In caso di cottura, è bene ricordare che sono preferibili quei processi che non dispetono vitamine e principi nutritivi, come la cottura a vapore o con pentola a pressione. Se il pesce è congelato, va scongelato lentamente e assolutamente non ricongelatelo;
è bene inoltre non conservarlo per oltre due mesi. Inoltre il pesce congelati deve essere fornito solo occasionalmente, poichè può portare a carenze vitaminiche del gruppo B.

Nessun commento: