Si tratta di esemplari rinvenuti spiaggiati da privati cittadini lungo la costa brindisina durante l’inverno 2008-2009, e recuperati dalla Capitaneria di Porto di Brindisi in collaborazione con la Biologa Paola Pino d’Astore, referente della Provincia di Brindisi per la gestione delle tartarughe marine, che ne ha curato il trasferimento per l’ospedalizzazione e la lunga degenza presso le strutture e lo staff specializzato della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, con cui la Provincia di Brindisi ha da tempo uno specifico protocollo d’intesa.
Le tartarughe marine pronte per il rilascio sono tutti giovani esemplari che al momento del rinvenimento misuravano, in lunghezza del carapace, dai 27 cm ai 55 cm e presentavano soprattutto problemi di ipotermia, di denutrizione e di debilitazione; in qualche caso avevano ingerito un amo con la lenza che fuoriusciva dalla cavità orale e che procurava anche lesioni da costrizione attorno alle pinne anteriori.
Giornate invernali rigide, caratterizzate da mareggiate e repentini abbassamenti della temperatura ed inoltre l’impatto con gli attrezzi da pesca, quali il palamito e le reti, costituiscono le principali cause di spiaggiamento invernale di questi rettili marini.
Il ritorno in mare delle 8 giovani tartarughe avverrà precisamente dalla spiaggia attrezzata GUNA Beach di Apani con l’assistenza dello staff dello stesso lido, della Stazione Zoologica di Napoli , della Provincia di Brindisi e della Sezione Ambiente della Capitaneria di Porto.
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