"La crisi delle tartarughe e' peggiorata molto negli ultimi 15-20 anni - scrivono gli autori - le tartarughe sono sempre state usate in maniera sostenibile, ma non e' piu' cosi'. Ora vengono sempre di piu' catturate per essere usate come cibo, nella medicina tradizionale asiatica e per il traffico di animali, e tutti questi usi sono aumentati a causa della crescente economia cinese. Anche gli habitat sono minacciati dall'inquinamento e dallo sfruttamento umano".
Delle 25 specie in classifica (ma secondo il rapporto meta' delle 300 conosciute sono a rischio), 17 vivono in Asia, mentre le altre sono distribuite in Sudamerica, come Lonesome George che vive alle Galapagos, Africa e Australia. In Asia vive la seconda in classifica, della specie Rafetus swinhoei, di cui sono rimasti solo 4 esemplari, tre maschi e una femmina.
"Per salvare le tartarughe serve un lavoro intenso che richiede molte persone e molti fondi - hanno spiegato i ricercatori che hanno stilato il rapporto a Singapore, dove e' stato presentato - ma nello stesso tempo l'insaziabile richiesta di tartarughe da parte dell'uomo non accenna a calare".
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