Lo rende noto il Consorzio di Gestione Torre Guaceto che ha seguito l'evento sin da quando le uova - complessivamente 90 - erano state deposte sulla spiaggia, il 14 luglio scorso.
Il sito di ovodeposizione, infatti, è stato individuato nel corso dello svolgimento del progetto transfrontaliero Italia - Grecia "Protection action for cross-border and joint management of marine sites of community interest (Natura 2000)" che vede capofila l'Area marina protetta di Torre Guaceto e partners l'Amp di Porto Cesareo e la Regione Puglia, in collaborazione con il Comune di Melendugno, il Lido Kalé Cora, il Centro Recupero Tartarughe Marine dell'Osservatorio faunistico della Provincia di Lecce e quelli del Parco del Rauccio.
Il giorno successivo alla deposizione le uova sono state trasferite presso la spiaggia del Lido Kalé Cora poiché il nido era troppo vicino al mare e rischiava di essere distrutto dalle onde. Sono dunque 16 gli esemplari venuti alla luce e che hanno raggiunto il mare. A causa della forte risacca è stato necessario un piccolo intervento da parte degli operatori affinché potessero guadagnare il mare aperto. Il periodo di incubazione è durato circa due mesi nel corso dei quali il nido è stato monitorato dai tecnici con il supporto dello staff del Lido Kalé Cora che ha provveduto personalmente alla protezione del sito. Le temperature sono state rilevate quattro volte al giorno e l'area è stata protetta dalle intemperie tramite teli e pannelli.
Fonte: Ansa ambiente
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