mercoledì 14 gennaio 2009

TARTARUGHE ALLE SEYCHELLES L`ISOLA "FERMA NEL TEMPO"

ROMA - Tra le 155 isole dell'arcipelago delle Seychelles, nell'oceano indiano, ce n'è una che ad oggi è protagonista di un progetto di conservazione molto particolare, Fregate. Qui dal 1996 il sudafricano Steve Hill sta lavorando per riportare l'isola allo stato originario, così come si presentava prima che vi giungesse l'uomo: più di 300 anni fa.

"In questi 12 anni abbiamo reintrodotto la flora indigena dell'isola con alberi endemici, arbusti e piante su vaste zone", ha dichiarato Hill ad un giornalista dell`Ansa . Il progetto, che si chiama "Recupero dell'habitat di Fregate", prevede la conservazione delle specie vegetali che hanno resistito, ma anche la reintroduzione della flora originaria, in modo da ricostiture un habitat in grado di ospitare le specie animali più a rischio, come la tartaruga gigante ed il piccione blu.

"Le tartarughe , quelle marine e quelle d'acqua dolce, oltre ai coccodrilli, sono i sopravvissuti a questa estinzione di massa e a Fregate noi oggi abbiamo il privilegio di avere popolazioni residenti di tartarughe giganti e di quelle di acqua dolce oltre a una crescente popolazione in pericolo critico di tartarughe marine quali l'Eretmochelys embricata e la tartaruga verde. Ma qui sopravvivono anche i millepiedi giganti delle Seychelles", ha aggiunto Hills parlando del progetto.

A Fregate, dunque, sta accadendo qualcosa che va oltre il semplice progetto di conservazione: si è ricreato un ambiente incontaminato dal sapore antico, quasi preistorico. Questa è la sensazione che si prova passeggiando nella foresta dell'isola, come ha testimoniato la documentarista italiana Claudia Ponte: "Mi sono ritrovata in una foresta mai vista prima su un'isola, nemmeno al Borneo e, nella notte, tra le migliaia di versi e richiami di uccelli anche un suono sconosciuto, come un concerto di trombe: erano insetti che discendono dalla preistoria".


Fonte: http://www.diregiovani.it

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