martedì 17 febbraio 2009

IL TERRARIO

Il terrario non deve essere un semplice contenitore del rettile, ma deve rappresentare una replica in miniatura del suo ambiente naturale. Purtroppo molto spesso il terrario non offre al suo ospite le condizioni di vita ideali, con conseguenze deleterie sulla sua salute. La stragrande maggioranza dei problemi che si riscontrano nei rettili da compagnia sono legati, direttamente o indirettamente, ad errori nella gestione del terrario. Esistono fondamentalmente due tipi di terrario. Il primo cerca di ricreare un ambiente “naturale”, più somigliante possibile all’ambiente naturale del rettile in natura, mediante l’utilizzo di piante, rocce, tronchi, ecc. L’aspetto è sicuramente più gradevole ma la pulizia più complicata. L’altro viene detto mantenimento semi-sterile, e consiste nel ridurre al minimo le decorazioni e gli elementi di arredo. Garantisce una maggior igiene, e viene utilizzato in particolare per le quarantene.
I requisiti indispensabili di un terrario sono:
  • Struttura
  • Dimensioni
  • Temperatura e riscaldamento
  • Acqua e umidità
  • Ventilazione
  • Illuminazione
  • Substrato
  • Arredo
  • Sistemazione
  • Igiene

Struttura

  • Acquistato o fatto su misura
  • Materiale: vetro, plexiglas, plastica, fibra di vetro, legno…
  • Facile da pulire
  • Robusto e a prova di fuga
  • Resistente all'umidità e al calore
Il materiale con cui è costruito il terrario influenza le condizioni al suo interno, per cui è una scelta importante. Il vetro è un ottimo materiale, facile da pulire e disinfettare, non risente dell'umidità, permette un'ottima visuale. Il coperchio può essere costituito da un’apposita struttura che permette di inserire le lampade per l’illuminazione e il riscaldamento.

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