mercoledì 11 marzo 2009

ATTENTI ALLE TARTARUGHE!

Purtroppo non sono rare le catture accidentali di tartarughe marine e spesso sono gli stessi pescatori a segnalare o a consegnare le tartarughe in difficoltà ai Centri di Recupero. Ultimamente il Centro Recupero di Punta Campanella , in Campania, è stato interessato al recupero di due esemplari di Caretta caretta, la tartaruga marina più comune del Mediterraneo. I due esemplari di tartaruga avevano lo stesso problema, avevano un amo in gola ed un pezzo di lenza che fuoriusciva dalla bocca. In uno dei due casi la segnalazione è giunta da un pescatore che ha notato la lenza che fuoriusciva dalla bocca dello sfortunato animale. Si e proceduto al recupero con una visita veterinaria ed in collaborazione con gli specialisti del Turtle Point di Napoli, un vero e proprio ospedale per tartarughe, all’estrazione dell’amo conficcato nella gola dell’animale marino. La tartaruga è stata chiamata Beatrice.
L’altro esemplare di caretta è stato trovato morto sulla spiaggia di Meta ed è stata effettuata l’autopsia per stabilire se sia stato effettivamente l’amo a causarne il decesso. Questi casi pongono l’accento sull’utilizzo del palangaro che prevede l’uso di migliaia di ami e di esche, ghiotte occasioni di cibo per le tartarughe, soprattutto nei periodi di difficoltà dovuti all’abbassamento delle temperature. Il Centro Recupero Punta Campanella, nel constatare quanto sia stata importante la collaborazione dei pescatori per il salvataggio di una delle due tartarughe ritrovate, raccomanda più attenzione da parte degli operatori della pesca professionale per salvaguardare una specie considerata a rischio di estinzione.


Fonte: Mareinitaly.it

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