lunedì 29 febbraio 2016

LA MINACCIA CINESE SULLE TARTARUGHE FILIPPINE



Appena uscite dalle uova, delle centinaia di piccole tartarughe invadono una spiaggia delle Filippine nel cuore della notte. Tutte, cercano di raggiungere il mare, per iniziare un lungo viaggio pericoloso che durerà una decina di anni. Queste tartarughe olivastre (Lepidochelys olivacea) fanno parte delle cinque specie di tartarughe dell'arcipelago in via di estinzione, poiché sono un ottima fonte di proteine molto apprezzate dai filippini.
"Pochi anni fa, tutte le uova di tartaruga olivacea finivano direttamente nella padella", racconta Manolo Ibaz, 63 anni, pescatore e agricoltore che, nel tempo della sua gioventu', ne faceva uso per farsi una frittata.
Racconta all'AFP che da bambino, vedeva catturare le tartarughe durante il periodo di nidificazione sulla spiaggia di Morong, a 80km a Ovest di Manila. Con il passare del tempo, il sign. Ibas si è convertito per la difesa dell'ambiente. Da ormai 17 anni, dirige il Centro di conservazione di Pawikan, che cerca di proteggere il piu' importante sito di nidificazione della tartaruga olivacea delle Filippine, a Morong.
Una fonte preziosa di cibo
Le sette specie conosciute di tartarughe marine al mondo sono tutte in declino o gravemente minacciate di estinzione, soprattutto a causa dell'attività umana, secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUNC). I principali colpevoli rimangono le navi da pesca industriali, che le intrappolano nelle loro reti da pesca, oppure sfruttano le spiagge di nidificazione.
 La vendita di tartarughe marine è vietata da una convenzione internazionale (CITES), ma la loro carne, e le loro uova sono una preziosa fonte di cibo per gli abitanti dei villaggi pescherecci poveri. Questi animali sono, purtroppo, anche sfruttati a causa delle loro virtu' medicinali, e utilizzate per delle cerimonie religiose e articoli di moda.
Alle Filippine, il governo ha annunciato di essersi interessato a proteggere questi animali all'inizio degli anni '80, spiega Angelita Viloria, membro della squadra del governo, incaricata della gestione delle specie animali minacciate. All'inizio, la missione consisteva nell'informare l'opinione pubblica e di proteggere, senza mezzi importanti, una centinaia di sito di nidificazione importanti.
A partire dal 2001, la legge filippina punisce il traffico di tartarughe marine e di altre specie in grave pericolo di estinzione, con severe pene di prigione o multe. "Vogliamo arrivare a mantenere una popolazione stabile, che non sia piu' in pericolo di estinzione", sottolinea la signora Viloria. Ma secondo Romeo Trono, ex direttore del progetto, la popolazione di tartarughe marine continua a rimanere bassa.

Apprezzate per la loro carne e le virtu' medicinali
Ormai, molti filippini sanno che non devono piu' toccare le tartarughe marine, ma la minaccia arriva dai cinesi, spiega. Degli acquirenti avvicinano le loro imbarcazioni alle coste, e le riempiono di tartarughe acquistate sul mercato neri da contrabbandieri filippini. In Cina, le tartarughe sono molto apprezzate per la loro carne e le le virtu' medicinali. L'aumento del livello di vita nel paese piu' popolato del mondo, non ha fatto altro che aumentare la richiesta.
La sign.ra Viloria riconosce che il traffico cinese è un enorme problema alle Filippine, che contano piu' di 7.000 isole protette da una guardia costiera poco numerosa e mal equipaggiata. "Le nostre acque son troppo vaste, non possiamo mantenere un controllo su tutta la zona efficacemente". Attualmente, undici cinesi sono in attesa di giudizio per aver catturato nel 2015 sull isola occidentale di Palawan piu' di 500 tartarughe di mare.
Il centro di Pawikan, che deve il suo nome al termine filippino che designa l'animale, è messo in evidenza dalle autorità come un esempio degli sforzi realizzati per proteggere le tartarughe. Tuttavia, illustra anche il numero di sfide riscontrate dai difensori di questi rettili

Come proteggere meglio le tartarughe?

A Morong, le statistiche sono ancora peggiori. Spostare le uova nell'incubatrice artificiale nuoce alla loro sopravvivenza, spiga il sign. Ibias. Poiché il centro non riceve nessun finanziamento pubblico, conta sul turismo per continuare ad esistere, cio' che è al quanto perverso.

Le tartarughe nascono sempre durante la notte, e si precipitano verso il mare. Ma per far piacere ai turisti, gli animali vengono piazzati per diverse ore dentro a dei secchi affinché possano essere ammirati il mattino stesso. Per 50 pesos (0,9 euro), i visitatori possono raccogliere una tartarughina e farsi fotografare insieme, prima che possano entrare nelle calde acque del mare.

Come proteggere meglio le tartarughe? "Sradicando la povertà", afferma il sign.Ibias. Altrimenti, "sarà quasi impossibile eliminare il traffico".




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