lunedì 9 maggio 2011

LE IMMERSIONI DELLE TURTLE PATROL

Le tartarughe marine hanno molti nemici: i pescatori, le barche, l’inquinamento, la distruzione del loro habitat, la predazione delle uova. Eppure questa antichissima specie che vive fino a cent’anni e che durante la vita compie più volte il giro del mondo, ce la sta facendo, grazie soprattutto alle iniziative intraprese dalle associazioni ecologiste. Nelle isole del Borneo uno degli habitat marini più intatti, il Wwfe il Sabah Wildlife Department sono riusciti a sensibilizzare i piccoli resort, dove ogni subacqueo sogna di andare almeno una volta durante la vita.

Nelle isole di Pom pom e di Mataking sono stati avviati dei programmi di tutela, che, sotto la guida di biologi marini, proteggono le uova, raccogliendole prima che siano predate o asportate, visto che già normalmente l’indice di sopravvivenza è bassissimo: si aggira intorno all’1%. Quattro delle sette specie esistenti vivono lungo le coste malesi.
Di notte, monitorate dalle pattuglie di volontari, salgono sulle spiagge a depositare le uova. Dopo accurate ricerche, la tartaruga madre rilascia in un buco dalle 50 alle 200 uova e quindi ridiscende in acqua. È allora che intervengono le Turtle Patrol, che raccolgono le uova per seppellirle nella sabbia della nursery appositamente allestita a 25 cm di profondità. Dopo due mesi il piccolo rompe l’uovo e scava fino alla superficie alla ricerca del mare. Per sottrarle ai numerosi predatori, dai granchi agli uccelli marini, senza dimenticare l’uomo stesso, le baby-turtles vengono portate in un’apposita vasca dove restano alcune settimane.

Crescendo, risultano infatti meno vulnerabili e alla fine vengono rilasciate nel mare, di solito verso sera. Si stabiliranno nelle zone circostanti ricche di vegetazione marina. Quando raggiungeranno una quarantina di centimetri, inizieranno la loro migrazione che le porterà anche molto lontano. Ma in genere dopo venti-trent’anni anni le tartarughe ritorneranno per la riproduzione nello stesso punto del globo in cui sono nate. Per questo oggi il mare intorno a Pom Pom e a Mataking è ricchissimo di tartarughe.Nuotano accanto a voi, quasi volando in poco più di un metro d’acqua, e vi osservano con lo sguardo distaccato di chi ha visto tutti i mari del mondo.

Fonte: Corriere della sera

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