lunedì 25 giugno 2012

MUORE A 100 ANNI «LONESOME GEORGE» (NEWS)

Era l'unico esemplare rimasto della sua specie. 
L'attesa di un erede si è sempre rivelata vana.

Alla fine, Lonesome George (George il solitario), è morto scapolo, a cent’anni. Se ne va per cause ancora da chiarire, l’ultimo esemplare maschio della specie di «Geochelone abingdoni», le tartarughe giganti dell’isola di La Pinta, alle Galapagos – nel Pacifico, a mille chilometri dalle coste dell’Ecuador. La specie si riteneva estinta finché, nel 1972, non fu trovato George, che viveva solo soletto sull’isola. In poco tempo era diventato una delle icone più famose degli ambientalisti. Gli scienziati non si erano mai dati per vinti riguardo all’estinzione di questa specie. Tentare di trovargli degli eredi era diventato un simbolo della lotta per la salvaguardia della biodiversità sull’isola. Nel 1993 si era anche cercato di farlo accoppiare con due tartarughe femmine di una diversa sottospecie. Ma l’attesa di un tartarughino o di una tartarughina si è sempre rivelata vana.
DA DARWIN ALLE FOLLE DI TURISTI - Le tartarughe giganti delle Galapagos, che possono vivere fino a 200 anni, sono state tra le specie che aiutarono Charles Darwin a elaborare la sua teoria sulla evoluzione, nel XIX secolo. Adesso la scomparsa della tartaruga avrà probabilmente un impatto anche sull’economia locale. «Jorge el solitario», come veniva chiamato affettuosamente sull’isola, attirava ogni anno migliaia di turisti: oltre 180 mila solo nel 2011. Ora il Parco Nazionale delle Galapagos sta valutando l’opportunità di imbalsamare il corpo di George, in modo che possa comunque essere visto dai turisti. Un portavoce del Parco nazionale delle isole ha spiegato che si farà un esame necroscopico sul cadavere della testuggine per capire quale sia la causa esatta della sua morto.

Fonte: Corriere.it

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