Due giorni di formazione per i
volontari che in estate andranno a monitorare le spiagge dell'Elba alla
ricerca di tracce e di nidi di tartarughe
PORTOFERRAIO — Il corso per riconoscere le
tracce e i nidi di tartarughe marine è stato un successo di grande
partecipazione. E' stato organizzato da Legambiente e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per formare i volontari che la prossima estate si impegneranno nella ricerca delle tracce e nella difesa dei nidi delle tartarughe marine.
"E’ evidente – ha detto Isa Tonso, responsabile tartarughe marine di Legambiente Arcipelago Toscano – che le schiuse del 2017 a Marina di Campo e del 2018 a Straccoligno hanno fatto crescere l’attenzione e la voglia di proteggere questi magnifici animali. Il corso tenutosi sabato e domenica con Tartamare è
la prima di una serie di iniziative del progetto di Legambiente e Parco
Nazionale che nei prossimi mesi coinvolgerà anche operatori balneari e
turistici, scuole, pescatori e diving center, anche all’interno del
progetto Pelagos Plastic Free".
Il corso si è svolto con lezioni
teoriche presso la sede del Parco e con attività e simulazioni sulla
spiaggia di Campo nell'Elba.
Fonte: quinewselba.it
TARTA-RUGHE
Scopri l'affascinante mondo delle tartarughe come non l'hai mai visto!
venerdì 1 febbraio 2019
domenica 25 settembre 2016
ALIMENTAZIONE: 6 PIANTE INDISPENSABILI PER LE TARTARUGHE TERRESTRI
Come ben sapete, l'alimentazione delle vostre tartarughe terrestri è composta da piante, fiori e frutti.
Ma quali sono le piante che fanno veramente parte dell'alimentazione di base delle tartarughe terrestri?Se il vostro animale ha la fortuna di vivere in giardino, potete seminare direttamente queste piante in un luogo soleggiato all'interno della sua recinzione. Nel caso contrario, invito coloro che non hanno questa possibilità, di riprodurre le semine in un vaso ampio. Sono piante facilmente reperibili nei garden center e nei negozi per animali.
- Dente di Leone (Taraxacum officinale)
- Crescione (Nasturtium officinale)
- Trifoglio (Trifolium repens)
- Piantaggine (plantago major)
- Enotera (oenothera biennis)
- Erba medica (medicago sativa)
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lunedì 29 febbraio 2016
LA MINACCIA CINESE SULLE TARTARUGHE FILIPPINE
Appena uscite dalle uova, delle centinaia di piccole tartarughe invadono una spiaggia delle Filippine nel cuore della notte. Tutte, cercano di raggiungere il mare, per iniziare un lungo viaggio pericoloso che durerà una decina di anni. Queste tartarughe olivastre (Lepidochelys olivacea) fanno parte delle cinque specie di tartarughe dell'arcipelago in via di estinzione, poiché sono un ottima fonte di proteine molto apprezzate dai filippini.
"Pochi anni fa, tutte le uova di tartaruga olivacea finivano direttamente nella padella", racconta Manolo Ibaz, 63 anni, pescatore e agricoltore che, nel tempo della sua gioventu', ne faceva uso per farsi una frittata.
Racconta all'AFP che da bambino, vedeva catturare le tartarughe durante il periodo di nidificazione sulla spiaggia di Morong, a 80km a Ovest di Manila. Con il passare del tempo, il sign. Ibas si è convertito per la difesa dell'ambiente. Da ormai 17 anni, dirige il Centro di conservazione di Pawikan, che cerca di proteggere il piu' importante sito di nidificazione della tartaruga olivacea delle Filippine, a Morong.
Una fonte preziosa di cibo
Le sette specie conosciute di tartarughe marine al mondo sono tutte in declino o gravemente minacciate di estinzione, soprattutto a causa dell'attività umana, secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUNC). I principali colpevoli rimangono le navi da pesca industriali, che le intrappolano nelle loro reti da pesca, oppure sfruttano le spiagge di nidificazione.
La vendita di tartarughe marine è vietata da una convenzione internazionale (CITES), ma la loro carne, e le loro uova sono una preziosa fonte di cibo per gli abitanti dei villaggi pescherecci poveri. Questi animali sono, purtroppo, anche sfruttati a causa delle loro virtu' medicinali, e utilizzate per delle cerimonie religiose e articoli di moda.
Alle Filippine, il governo ha annunciato di essersi interessato a proteggere questi animali all'inizio degli anni '80, spiega Angelita Viloria, membro della squadra del governo, incaricata della gestione delle specie animali minacciate. All'inizio, la missione consisteva nell'informare l'opinione pubblica e di proteggere, senza mezzi importanti, una centinaia di sito di nidificazione importanti.
A partire dal 2001, la legge filippina punisce il traffico di tartarughe marine e di altre specie in grave pericolo di estinzione, con severe pene di prigione o multe. "Vogliamo arrivare a mantenere una popolazione stabile, che non sia piu' in pericolo di estinzione", sottolinea la signora Viloria. Ma secondo Romeo Trono, ex direttore del progetto, la popolazione di tartarughe marine continua a rimanere bassa.
Apprezzate per la loro carne e le virtu' medicinali
Ormai, molti filippini sanno che non devono piu' toccare le tartarughe marine, ma la minaccia arriva dai cinesi, spiega. Degli acquirenti avvicinano le loro imbarcazioni alle coste, e le riempiono di tartarughe acquistate sul mercato neri da contrabbandieri filippini. In Cina, le tartarughe sono molto apprezzate per la loro carne e le le virtu' medicinali. L'aumento del livello di vita nel paese piu' popolato del mondo, non ha fatto altro che aumentare la richiesta.
La sign.ra Viloria riconosce che il traffico cinese è un enorme problema alle Filippine, che contano piu' di 7.000 isole protette da una guardia costiera poco numerosa e mal equipaggiata. "Le nostre acque son troppo vaste, non possiamo mantenere un controllo su tutta la zona efficacemente". Attualmente, undici cinesi sono in attesa di giudizio per aver catturato nel 2015 sull isola occidentale di Palawan piu' di 500 tartarughe di mare.
Il centro di Pawikan, che deve il suo nome al termine filippino che designa l'animale, è messo in evidenza dalle autorità come un esempio degli sforzi realizzati per proteggere le tartarughe. Tuttavia, illustra anche il numero di sfide riscontrate dai difensori di questi rettili
Come proteggere meglio le tartarughe?
A Morong, le statistiche sono ancora peggiori. Spostare le uova nell'incubatrice artificiale nuoce alla loro sopravvivenza, spiga il sign. Ibias. Poiché il centro non riceve nessun finanziamento pubblico, conta sul turismo per continuare ad esistere, cio' che è al quanto perverso.
Le tartarughe nascono sempre durante la notte, e si precipitano verso il mare. Ma per far piacere ai turisti, gli animali vengono piazzati per diverse ore dentro a dei secchi affinché possano essere ammirati il mattino stesso. Per 50 pesos (0,9 euro), i visitatori possono raccogliere una tartarughina e farsi fotografare insieme, prima che possano entrare nelle calde acque del mare.
Come proteggere meglio le tartarughe? "Sradicando la povertà", afferma il sign.Ibias. Altrimenti, "sarà quasi impossibile eliminare il traffico".
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mercoledì 13 gennaio 2016
domenica 8 novembre 2015
GALAPAGOS, SCOPERTA NUOVA SPECIE GRAZIE AL DNA
Nell'arcipelago delle Galapagos è stata scoperta una nuova specie di tartarughe giganti: l'analisi genetica ha rivelato che due distinte popolazioni di testuggini dell'isola di Santa Cruz, finora considerate un'unica specie, hanno in realtà un dna diverso. La ricerca è stata pubblicata su PlosOne. I ricercatori avevano notato differenze nel carapac, il grosso 'guscio', delle due popolazioni di testuggini che vivono in aree diverse dell'isola (separate tra loro da una decina di km), ma erano convinti che fossero variazioni all'interno di una stessa specie. L'analisi genetica ha invece rivelato che il gruppo di 250 testuggini che popolano la parte orientale dell'isola di Santa Cruz sono una specie diversa rispetto alla seconda comunità di tartarughe, ben più numerosa, che vive sul lato occidentale dell'isola.
La nuova specie scoperta è stata chiamata "Chelonoidis donfaustoi, in onore di Fausto Llerena, il dipendente del parco (ora in pensione) che si prese cura della tartaruga 'Lonesome George', ultimo sopravvissuto della sua specie, morto ultracentenario nel 2012.
I ricercatori, guidati dalla studiosa italiana Adalgisa (Gisella) Caccone, dell'università di Yale, sperano che la scoperta della nuova specie possa aiutare a proteggere le testuggini di questa nuova specie, soprattutto in virtù dei pochi esemplari esistenti. Mentre la specie sul lato occidentale vive all'interno di un parco nazionale protetto, la piccola popolazione tartarughe sulla parte orientale potrebbe aver bisogno di protezione.
Con la scoperta, salgono a 15 le specie di tartarughe dell'arcipelago di Darwin (di cui quattro già estinte).
La nuova specie scoperta è stata chiamata "Chelonoidis donfaustoi, in onore di Fausto Llerena, il dipendente del parco (ora in pensione) che si prese cura della tartaruga 'Lonesome George', ultimo sopravvissuto della sua specie, morto ultracentenario nel 2012.
I ricercatori, guidati dalla studiosa italiana Adalgisa (Gisella) Caccone, dell'università di Yale, sperano che la scoperta della nuova specie possa aiutare a proteggere le testuggini di questa nuova specie, soprattutto in virtù dei pochi esemplari esistenti. Mentre la specie sul lato occidentale vive all'interno di un parco nazionale protetto, la piccola popolazione tartarughe sulla parte orientale potrebbe aver bisogno di protezione.
Con la scoperta, salgono a 15 le specie di tartarughe dell'arcipelago di Darwin (di cui quattro già estinte).
Fonte: Ansa ambiente
domenica 25 ottobre 2015
CLEMMYS GUTTATA
Descrizione
Si tratta di una tartaruga di piccole dimensioni (13 cm di lunghezza per un peso che non eccede i 200 grammi). Il suo carapace è completamente nero, con alcuni puntini gialli irregolari. Il suo piastrone è leggermente beige, giallo o arancione con due macchie larghe scure.
La testa delle Clemmys è anch'essa nera, con puntini gialli o arancioni.
E' possibile incontrare esemplari completamenti neri.
Negli esemplari di sesso femminile, il mento assume spesso un colore giallastro, mentre negli esemplari di sesso maschile, il colore tende verso il bruno. Da notare anche la differenza dello spessore della coda, che nei maschi è piu' importante.
Ripartizione e habitat
La clemmys guttata è originaria del Nord America, piu' precisamente nella costa est degli Stati Uniti (dalla Florida fino al nord-est) ma vive ugualmente in Canada (dal centro dell'Ontario fino al sud del Québec).
Questa specie predilige le acque calme dei torrenti o delle piccole riviere. La si trova spesso in ambienti paludosi o comunque molto umidi.
Stile di vita
Questa specie è principalmente carnivora; il suo regime alimentare è composto da insetti, larve, crostacei e molluschi. Gli esemplari adulti possono nutrirsi anche di alghe e di piante acquatiche.
Il periodo di accoppiamento prende luogo in primavera. Le femmine possono deporre uova due volta all'anno. Ogni deposizione è composta da 3 a 5 uova di 32mm per 17mm.
I piccoli nasceranno dopo un periodo di incubazione che varia dai 65-80 giorni.
Protezione
Questa specie è in grave pericolo di estinzione, dovuta al degrado del suo habitat naturale. Secondo degli studi recenti, si nota una diminuzione delle popolazioni.
domenica 27 settembre 2015
IN COSTA RICA, I SELFIES DISTURBANO IL PERIODO DI RIPRODUZIONE DELLA TARTARUGA OLIVACEA
una turista balla tra le tartarughe il 7 settembre 2015, sulla spiaggia di Ostinal, in Costa Rica. |
Che cosa fa il turista di base quando incontra un animale raro nel proprio habitat naturale? Scatta una foto insieme a lui. E se ne ha la possibilità, si porta un pezzo con sé, come souvenir. Immaginatevi questa scena moltiplicata per mille; il risultato sarebbe uno spettacolo terrificante, che le autorità costaricane devono affrontare, impotenti, il primo fine settimana di settembre. I fatti sono avvenuti su una spiaggia della riserva naturale di Ostinal, a ovest del paese, dove ogni anno prende luogo la deposizione di uova della tartaruga olivacea. Questa specie rara e in via di estinzione, ritorna ogni anno allo stesso periodo per riposarsi e scavare il nido in questo angolo di paradiso, uno dei rari a non essere inquinato dalle industrie o dalla pesca di massa.
Tuttavia, quest'anno la deposizione di uova non è avvenuta come avrebbe dovuto: centinaia di turisti si sono infatti spostati appositamente per l'evento, avvertiti dai tour-opetators, invadendo le spiaggie e disturbando gli animali, a volte posando dei bambini sul carapace delle tartarughe, altri rubando delle uova. Molti esemplari della specie gravemente minacciata di estinzione, presi dalla paura, sono ritornate in mare. Un «vero disastro», ha affermato una guida locale, citata dal New York Times. «La speranza per le tartarughe di evitare l'estinzione distrutta da un selfie» è il titolo del Daily Mail.
Tuttavia, quest'anno la deposizione di uova non è avvenuta come avrebbe dovuto: centinaia di turisti si sono infatti spostati appositamente per l'evento, avvertiti dai tour-opetators, invadendo le spiaggie e disturbando gli animali, a volte posando dei bambini sul carapace delle tartarughe, altri rubando delle uova. Molti esemplari della specie gravemente minacciata di estinzione, presi dalla paura, sono ritornate in mare. Un «vero disastro», ha affermato una guida locale, citata dal New York Times. «La speranza per le tartarughe di evitare l'estinzione distrutta da un selfie» è il titolo del Daily Mail.
Le autorità locali, hanno già fatto sapere che un'inchiesta è in corso, promettendo che cio' non avverrà piu' in futuro. «Rivedremo il nostro modo di lavorare e faremo il possibile per proteggere questa specie», ha promesso al New York Times Mauricio Méndez, vice direttore della zona naturale protetta, solitamente inacessibile ai comuni mortali, a meno di non disporre di un potente 4X4 condotto da una guida del posto. Quindi cos'è successo? «La stagione di nidificazione della tartaruga olivacea, che dura da agosto a ottobre, coincide normalmente con la stagione delle pioggie in Costa Rica, le quali forniscono una barriera naturale che protegge le tartarughe e le uova. La spiaggia è allora circondata dalla marea alta, e la riviera adiacente straripa, impedendo l'accesso sui ponti, spiega il giornale locale Tico Time, all'origine della notizia. Ma quest'anno, le pioggie sono state meno abbondanti, causando la bonifica della riviera, permettendo un'accesso diretto alla spiaggia.
sabato 25 luglio 2015
UN'ESTATE DA....COCOMERO!
il cocomero (Citrullus lanatus) frutto star indiscusso dell'estate |
Quale miglior frutto del cocomero? Onnipresente nella maggior parte delle case italiane durante l'estate, il cocomero resta la miglior fonte dissetante per le giornate di caldo estremo. L'anguria rientra dunque nella categoria degli alimenti piu' dissetanti e rinfrescanti in assoluto; tant'è vero che è costituita da oltre il 93% di acqua. Nel cocomero si contano all'incirca 3,7 grammi di zuccheri per etto di frutto, 0,4 di proteine e 0,2 di fibre. Inoltre, è fonte di vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali quali potassio, fosforo e magnesio.
Per le nostre tartarughe, l'ideale sarebbe di presentare il frutto tagliato in piccole fette su un piattino, facendo attenzione di posizionarlo in un luogo ombroso del giardino.
lunedì 15 giugno 2015
sabato 13 giugno 2015
CARETTA CARETTA SALVATA A GELA (NEWS)
GELA. Un esemplare di tartaruga Caretta Caretta, che presentava profonde ferite lungo il carapace, è stato soccorso e tratto in salvo dall'equipaggio di una motovedetta della Guardia costiera, a circa 3 miglia al largo del porto di Gela, nel nisseno. A lanciare l'allarme è stato un pescatore sportivo. La tartaruga, una volta condotta a terra, è stata poi affidata alle cure dell'Istituto Zooprofilattico di Palermo.
Nei giorni scorsi due tartarughe 'Caretta-Carettà in non buone condizioni di salute sono state salvate da uomini del reparto aeronavale della Guardia di Finanza nel porto di Bari e a Castellaneta Marina (Taranto).
sabato 2 maggio 2015
ASCESSI AURICOLARI
Una scarsa cura dell'acquaterrario e della sua pulizia puo' provocare la proliferazione di batteri e virus. Molto frequenti sono gli ascessi auricolari dovuti ad un accumulo di pus che col tempo si stratifica e solidifica all'altezza dell'orecchio medio(cellule epiteliali).
L'unico modo per risolvere la situazione è affidarsi ad un veterinario per rettili che con un intervento chirurgico asporterà il pus applicando dei punti se necessari. Decorso post operatorio da effettuare all'asciutto per alcuni giorni con spruzzatine d'acqua per garantire l'idratazione.mercoledì 22 aprile 2015
giovedì 16 aprile 2015
A SPASSO PER TOKYO
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