giovedì 6 agosto 2009
A RISCHIO LA PIÙ GRANDE FIERA DI TARTARUGHE (NEWS)
Avrebbe dovuto essere la più grande esposizione mondiale di Tartarughe, ma a pochi giorni dalla sua apertura si stanno sviluppando polemiche che rischiano di pregiudicare il regolare svolgimento dell’evento, previsto dal 29 al 30 Agosto alla Fiera di Cesena. A sollevare la questione sono associazioni come il Tarta Club e Federfauna (Confederazione Europea Allevatori ì, Commercianti e Possessori di Animali) che protestano contro l’aspetto sempre più commerciale che starebbe assumento la manifestazione di Cesena: “Avrebbe dovuto essere un grande incontro fra appassionati e allevatori, senza scopi di lucro…” sostiene il rappresentante delle due associazioni Agostino Montaldi, che denuncia la piega sempre più di mostra-mercato che, a suo dire, l’evento fieristico cesenate dedicato alle tartarughe starebbe assumendo in queste ultime ore. Una situazione controversa e paradossale dal momento che le autorità italiane non rilasciano certificati CITES per tale commercio da tre anni, certificati obbligatori, secondo la convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate d’estinzione. Da dove vengono allora le tartarughe che dovrebbero essere poste in vendita nella Fiera di Cesena? Montalti, che è consigliere nazionale di Federfauna ne deduce che gli esemplari in commercio non possono quindi che essere di provenienza estera, “molto spesso di cattura e non di allevamento, con altissime probabilità di veicolare malattie pericolose come l’herpes virus. Così s’incentiva il bracconaggio, il mercato nero e la vendita di esemplari alloctoni, cioè esotici. In Italiani sono circa 5 milioni gli esemplari in cattività”. Lo stesso Montalti si dice pronto a ricorrere anche a vie legali, per garantire il corretto svolgimento del “Tartaruga Beach” secondo le linee originali.
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